Die
Knospe verschwindet in dem Hervorbrechen der Blüte,
und man könnte sagen, dass jene von dieser widerlegt wird; ebenso
wird durch die Frucht die Blüte für ein falsches Dasein der Pflanze
erklärt, und als ihre Wahrheit tritt jene an die Stelle von dieser.
Knospe
– Blüte
e Frucht –
Blüte:
solo di superficie si tratta di un
parallelismo con
ripetizione. Ci troviamo di fronte a un chiasmo: prima (la gemma) –
dopo (il fiore), dopo (il frutto) – prima (il fiore).
Stabile nel cambiamento, in questo oscillare, si dà l'immagine del
tutto.
Ma
questo chiasmo non è l'unico motivo per cui questa frase ci fa
effetto. Guardando anche le vocali – il tedesco mediamente non ne è
ricchissimo – nella prima parte emergono: o
– e – i – e – o,
più precisamente: ɔ
– ə
– ɪ
–
e – oː,
un gioco di simmetria finta. Seguono
ö
e due
forme di i:
ɪ, iː.
Infine nel punto più
drammatico della frase u
– u – ü
nella
vicinanza die
Frucht die Blüte
si
ode
il
cambiamento
non solo con l'opposizione
u/ü.
Anche
durch
die Frucht
nasconde
un effetto sonoro: ur/ru,
variazione minima. Di fronte a questa serie di mezzi per indicare
cambiamenti la fila di a
nella scelta di parole per descrivere il processo cognitivo, quello
limitato del Verstand,
per intenderci, produce l'impressione di stabilità: falsches
Dasein der Pflanze
– Wahrheit.
Il
traduttore nel seguente caso probabilmente non sarebbe d'accordo con
tale interpretazione della frase hegeliana come poetica: sceglie
senza tanti riguardi il gergo burocratico (“subentrare”) e
giornalistico (“per così dire”) e ripete senza motivo le parole
“frutto” e “fiore”.
“La
gemma scompare quando sboccia il fiore, e si potrebbe dire che ne
viene confutata; allo stesso modo, quando sorge il frutto, il fiore
viene, per così dire, denunciata come una falsa esistenza della
pianta, e il frutto subentra al posto del fiore come sua verità”.
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